Caterina Balivo, la storia dello spavento avuto in passato: ecco la confessione
In passato Caterina Balivo ha avuto un grande spavento per una brutta tosse che ha avuto il figlio in passato.
Caterina Balivo ha oggi 43 anni ma ha la stessa bellezza di quando nel 1999 si è classificata terza al concorso di bellezza per eccellenza, Miss Italia. La sua voglia di emergere in televisione e farsi conoscere e apprezzare anche per la bravura la portano a diventare giornalista pubblicista e ad approdare alla conduzione di una rubrica nel programma Uno mattina nel 2003.
Nel 2014 sposa il manager Guido Maria Brera e assieme hanno due bambini: Guido Alberto, nato nel 2012, e Cora, nata nel 2017. Oggi, dopo diversi anni in Rai, è migrata su La7 dove conduce Lingo-Parole in gioco, show dal successo altalenante. Ma nella sua vita è arrivata all’improvviso una malattia che ha portato grosso scompiglio. Vediamo di cosa si tratta.
Il brutto spavento di Caterina Balivo
Qualche tempo fa Caterina Balivo ha raccontato a OkSalute: “Guido Alberto quando era più piccino soffriva di una tosse continua, persistente. Eppure era un bambino robusto, a cui non mancava mai l’appetito, e tutti gli esami ai quali è stato sottoposto, anche quelli più specifici, hanno sempre dato (fortunatamente) esito negativo”.
Però il bambino continuava a non stare bene. E da mamma, Caterina soffre e ammette: “Quando diventi madre la scala delle priorità viene stravolta totalmente: prima il bene dei figli e poi il tuo. Con il coraggio di una leonessa sarei disposta ad affrontare il più spaventoso dei nemici pur di difendere i miei cuccioli, esattamente come credo farebbe ogni mamma”.
Alla fine finalmente si scopre la malattia del bambino: “Guido Alberto soffriva di una tosse cronica dovuta all’inquinamento. L’unica cura possibile era una terapia continua con aerosol e, quando possibile, aria pulita”. E aggiunge: “Sia io sia mio marito siamo due persone da sempre attente alle dinamiche legate al clima, ma devo ammettere che non ne avevamo capito realmente le conseguenze finché queste non ci hanno toccato personalmente”.
L’aria che respiri
Oggi il bambino sta meglio, ma questa esperienza ha fatto comprendere alla Balivo che l’aria che respiriamo è pericolosa e che bisogna correre ai ripari. Anche se, riconosce, “in alcune occasioni mi sono sentita dire che sono troppo allarmista e che esistono ‘problemi più importanti a cui pensare’. Ma che cosa c’è di più importante della propria salute e di quella della propria famiglia?”
Caterina Balivo ha deciso di reagire per aiutare gli altri che potrebbero trovarsi nella sua stessa situazione: “Con un gruppo di altre persone ho dato vita a una onlus, Cittadini per l’aria, il cui primo obiettivo è quello di difendere il diritto di respirare aria pulita“.