Adriano Celentano, la tragedia improvvisa: non riesce più a parlare
La malattia si è abbattuta nella vita di Adriano Celentano, la voce viene a mancare ed è una vera tragedia
Adriano Celentano è per tutti il Molleggiato, soprannome che si è guadagnato per il suo modo particolare di muoversi che ricorda tanto le vecchie star del rock degli anni 50-60 come Elvis Presley. Un uomo che ha contribuito a fare la storia della musica italiana con pezzi indimenticabili come Il ragazzo della Via Gluck, Una carezza in un pugno, Susanna, ma che è stato anche un bravo attore.
Le sue pellicole, tutte commedie, sono diventate un cult. Ha recitato accanto a donne bellissime come Ornella Muti ed Eleonora Giorgi, e tutti ricordano titoli come Asso, Il bisbetico domato, Segni particolari bellissimo. Una vita nell’arte, e negli ultimi anni si è trasformato in un particolare conduttore e monologhista che ha fatto delle sue lunghe pause e silenzi un marchio di fabbrica. Ma la malattia ha fatto capolino nella sua vita.
Adriano Celentano e la tragedia della voce perduta
Nella vita privata Adriano Celentano è sposato a Claudia Mori e dal lungo matrimonio sono nati tre figli: Rosita, Giacomo e Rosalinda. Mentre le due femmine sono più note al grande pubblico, Giacomo, che ha seguito le orme del padre, è rimasto un po’ più defilato. Ma è proprio su di lui che si è abbattuta una malattia che gli ha portato via la voce.
Giacomo Celentano ha raccontato la sua esperienza a Storie Italiane, ospite con la moglie Katia Cristiano. Qui ha confessato ad Eleonora Daniele: “Quando mi sono ammalato i miei famigliari mi hanno portato a fare tutte le visite del caso, ma i dottori dicevano che io ero sano nonostante un’insufficienza respiratoria che mi limitava in tutto”.
Ricorda tutto, Giacomo: “E’ successo nel settembre del 1990 io facevo addirittura fatica a parlare, a comunicare la mia patologia, e per dire cos’avevo a mio padre ci impiegai un quarto d’ora. Lui mi disse ‘Adesso ne parlo con la mamma e farai le visite'”.
La scoperta della malattia
Inizia così un lungo cammino verso la scoperta della malattia, che appare difficile da diagnosticare: “I medici dicevano che ero sano, ma io respiravo come un vecchio di 90 anni, avevo smesso di cantare, di fare sport, i miei amici mi avevano isolato perché facevo fatica a parlare, mia mamma era preoccupata, non capivamo di cosa si trattasse. A posteriori ho scoperto che si trattava di ansia che io avevo traumatizzato nel mio apparato respiratorio”.
Il figlio del Molleggiato attraversa un lungo periodo di depressione dalla quale uscirà grazie alla fede e all’aiuto della moglie. Ha raccontato la sua esperienza nel libro La luce oltre il buio – Il mio cammino nella fede per vincere la depressione.