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Soffio al cuore: è pericoloso, quando preoccuparsi, quando operare

Nonostante quando viene citata da alcuni medici sembra spaventare soprattutto i genitori, il soffio al cuore è qualcosa non solo di molto diffuso e fortunatamente innocuo. Vediamo quando è pericoloso, quando dobbiamo preoccuparci e quando dobbiamo subire un’operazione per questo tipo di problema.

Il soffio al cuore è spesso un rumore fisiologico, altre volte può essere un segnale che va a indicare alcuni tipi di patologia cardiaca. Vediamo di cosa si tratta. Con questo termine di solito indichiamo il rumore prodotto dal sangue, il cosiddetto soffiare, quando passa tra le strutture del cuore, comprese camere e valvole. Si tratta di un movimento spinto dal muscolo che è in fase di contrazione. Di solito questo passaggio avviene in modo silenzioso e dunque impercettibile per il nostro organismo, ma in alcuni casi può esserci un rumorino che viene percepito.

Soffi al cuore sintomi: tasso di incidenza

Soffio al cuore neonati e adolescenti – I soffi cardiaci vengono definiti benigni perché spesso non è collegato ad alcuna patologia. Questo rumore fisiologico può però essere percepito in maniera più lampante in alcune categorie di persone, in particolare donne molto esili o persone giovani. Diventa più evidente quando è accompagnato a febbre e tachicardia. Come abbiamo specificato che non si tratta a prescindere di una patologia possiamo evidenziare che soltanto un caso su quattro è legato a problemi di salute. In tre persone su quattro che hanno il soffio al cuore, esso è benigno e rappresenta un rumore percepito, ma che non deve dare luogo ad alcuna preoccupazione. Molti lo hanno fin da neonati senza ripercussioni.

Sintomi soffio al cuore

I motivi per i quali possiamo soffrire di soffio al cuore sono i più disparati. Possiamo averlo per malformazioni o difetti avuti dalla nascita e quindi possiamo associarlo alla categoria delle cardiopatie congenite. Quando parliamo di cardiopatia acquisita possiamo, invece, collegarla ad un a problematica emersa in età adulta, come avviene ad esempio per la valvola mitrale, o, soprattutto quando si è anziani, per la valvola dell’aorta. Tra i problemi che possono preoccuparci da questo punto di vista c’è quando il soffio al cuore è legato allo scompenso cardiaco. Si tratta di una malattia registrata a livello del ventricolo sinistro e che conduce ad un’insufficienza della valvola mitralica.

Sintomi problemi cardiaci: esami

La diagnosi del soffio al cuore si faceva in passato attraverso l’auscultazione del cuore che indicava il grado di valvulopatia del paziente. Da diversi anni, invece, si ricorre all’ecocardiografia: si tratta di un esame diagnostica che fotografa in tempo reale il movimento della valvola e la contrazione e dilatazione del ventricolo. In definitiva se soltanto quando il soffio cardiaco è accompagnato da sintomi, come la mancanza improvvisa di fatto, dobbiamo cominciare ad approfondire la problematica con un medico. In alcuni pazienti, quelli con stenosi aortica, il problema si manifesta, addirittura, dopo i 70 anni.

Soffio al cuore bambini – Uno dei casi più comuni di soffio cardiaco è quello che riguarda i bambini. Spesso sono i pediatri o addirittura i medici durante la prova di sforzo per il certificato medico sportivo a ravvisare la presenza del soffietto al cuore. In quel caso è una cardiopatia congenita e senza ripercussioni. Si parla non a caso di soffio innocente.

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