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Utero retroverso: sintomi, gravidanza, può tornare normale?

Si tratta di una condizione comune a molte donne e che di solito può essere riscontrata dal ginecologo di fiducia soprattutto in età giovanile. Stiamo parlando dell’utero antiverso o più comunemente retroverso, della quale soffrono di diverse donne, evidenziata in ecografie.

Utero retroverso sintomi

Questa casistica attiene alla conformazione dell’utero che si contrae tra la vescica e il retto. In quasi tutte le donne la posizione è dell’utero è tale che la parte superiore è orientata alla pancia. In circa un terzo delle donne, però, l’utero è posizionato al contrario, ossia è inclinato all’indietro, puntando verso la colonna vertebrale.

Detto così può spaventare ma in realtà si tratta di una condizione della quale spesso molte nemmeno si accorgono senza esami strumentali. L’utero retroverso è, infatti, spesso una patologia asintomatica e tale può restare per tutta la vita, assumendo la forma di una caratteristica più che di un reale problema di salute. Nemmeno durante la gravidanza l’utero retroverso può condurre a terapie mirate o ad un trattamento diverso rispetto a quello riservato agli altri casi.

Possiamo dunque affermare che non esiste terapia per il solo e semplice utero retroverso. Lo sono ovviamente i dolori che a questa condizione possono essere legati. Non è raro, infatti, che questa caratteristica sia accompagnata da sintomi, in particolare durante il ciclo: è in caso di dolori simili a pressione il medico può decidere si prescrivere dei medicinali, in particolare antidolorifici.

Utero retroverso gravidanza

E’ giunto il momento di sfatare un altro mito purtroppo alimentato su utero retroverso e gravidanza. Con questo tipo di utero in gravidanza non sono dimostrati maggiori rischi per la neomamma, tantomeno è un impedimento al concepimento. C’è anche un aspetto importante da sottolineare: l’utero retroversoflesso in gravidanza soprattutto non è una situazione immutabile. Anzi. Spesso se la paziente è alla prima gravidanza, tra la decima e la dodicesima settimana di gestazione, i movimenti del feto possono far tornare l’utero alla posizione più consueta.

Soltanto nei casi in cui questo problema è legato ad altre patologie sarà utile fare degli approfondimenti. La fertilità può essere inficiato nel caso di fibromatosi uterina o endometriosi. Nella stragrande maggioranza dei casi l’utero retroverso è una conformazione che accompagna la paziente dalla nascita che solo raramente può essere collegata a traumi o infiammazioni.

Utero retroverso e rapporti sessuali

Tra le poche condizioni allarmanti c’è quella relativa alla fibromatosi uterina, quando cioè l’insorgenza dei fibromi fa assumere all’utero una posizione diversa, a causa del rapporto con le strutture adiacenti. In quasi tutti i casi, però, la malformazione uterina congenita resta silenziosa. I sintomi più comuni sono legati al dolore durante la penetrazione profonda, delineata come dispareunia o a problemi di tensione e dolore addominale durante il ciclo e viene descritta come dismenorrea.

Di converso possono esserci anche problemi intestinali o legati alla funzionale della vescica. Come già evidenziato sarà il ginecologo a identificare questa caratteristica con esami strumenti e vi prescriverà farmaci solo in presenza di sintomi connessi al problema: antidolorifici durante il ciclo o antibiotici per le cistiti.

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