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Sclerodermia: cos’è, sintomi iniziali, cause, è ereditaria

Sclerodermia. Un nome che dirà poco a tanti, ma che si riferisce ad una patologia purtroppo molto più comune di quello che pensiamo. Andiamo a vedere cos’è la sclerodermia, quali sintomi comporta, e quali sono le sue cause.

Malattie autoimmuni della pelle

Cominciamo col dire che si tratta di una malattia autoimmune e purtroppo cronica. Quando si presenta la nostra cute, indipendentemente dalla porzione coinvolta si ingrossa. Non l’etimologia del termine sclerodermia ci rimanda all’antica Grecia. Dai tempi di Ippocrate veniva indicata come pelle dura. Ai nostri giorni sappiamo che viene provocato da un accumulo piuttosto importante del tessuto denominato connettivo fibroso. In realtà questo tipo di patologia non può essere ridotta ad un problema della nostra pelle, in quanto può toccare anche funzioni degli organi interni. Quelli maggiormente intaccati da questa problematica sono di solito i polmoni, l’apparato digerente e il cuore.

Sindrome di Raynaud gambe e braccia

Viene solitamente divisa dai medici in due forme: c’è la sclerodermia localizzata e la sclerodermia sistemica. La prima viene chiamata con l’acronimo di sindrome Crest che sta per Calcinosi, Raynaud (lo studio del fenomeno), Esofagea (per le alterazioni), Sclerodattilia e Teleangectasie; in questo caso riguarda solo la cute. La seconda, conosciuta come sclerosi sistemica, è più seria anche se può essere sia di lieve entità che purtroppo diffusa.

Quando si verifica la sclerodermia è il segno tangibile che il nostro organismo sta producendo in maniera anomala la proteina che unisce i tessuti connettivi: il collagene. Si tratta spesso di una reazione perchè il nostro organismo percepisce qualcosa di estraneo e come pericoloso e allora produce i cosiddetti autoanticorpi. Si tratta di una sorta di anticorpi rivolti al nostro organismo che si attiva oltre la soglia del necessario.

La prima parte del corpo ad essere colpita da questa reazione è la pelle, verso cui si riversa un’infiammazione che obbliga alcune cellule del tessuto connettivo a produrre collagene in eccesso. Questo porta, come abbiamo visto analizzando il processo nel suo complesso, ad un indurimento della pelle. In determinate circostanze questo processo finisce però per interessare organi interni come il sistema digerente o quello respiratorio.

Sclerodermia sintomi iniziali

L’iperattività del sistema immunitario che quindi va a colpire anche le cellule del corpo è dunque la prima causa della sclerodermia. A seguire ci sono poi le alterazioni dei vasi sanguigni e l’incremento della deposizione nei tessuti di collagene. La medicina valuta anche la possibilità di una predisposizione di natura genetica a sviluppare la sclerodermia, così come esiste l’ipotesi che possano concretamente incidere dei fattori ambientali. La patologia sarebbe dunque in parte ereditaria come evidenziato da studi di settore su casi familiari.

I segni della malattia compaiono per primi sulla dita delle mani, ma il vero segnale è quando si estende anche in altre parti del corpo. In particolare la morfea è una forma comune di sclerodermia localizzata ed è visibile con macchie rosse e ovali che poi diventano bianche. Possono provocare dal prurito ai dolori fino a vere e proprie contratture di mani e braccia. Quando attaccano gli organi interni invece abbiamo disturbi gastrointestinali o problemi respiratori, su tutti la dispnea.

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