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Tallonite: cosa fare, esercizi, rimedi veloci

Viene considerato da sempre uno degli infortuni più comuni tra gli sportivi, ma anche molto persone comuni. Stiamo parlando della tallonite: vediamo come è possibile curarla con rimedi naturali ed esercizi in grado di allievare il dolore. Soprattutto dobbiamo imparare a camminare con la postura giusta per evitare che il problema si riproponga in futuro.

Vediamo come curare la tallonite con rimedi efficaci. Quando sentiamo un dolore al tallone sinistro o destro dobbiamo capire da dove proviene e per questo il problema non va sottovalutato. Nella maggior parte dei casi col termine tallonite in realtà indichiamo quella che per i medici è la fascite plantare. Si tratta di un’infiammazione della fascia plantare che crea dolore all’altezza del calcagno. In alcuni casi, camminando, ci sentiamo trafitti da una spina anche facendo un passo.

Tallonite come curarla dall’inizio

Dicevamo che è fondamentale non sottovalutare i sintomi e accorgersi per tempo di quello che sta accadendo. Quasi mai la il dolore ai talloni comincia con la fase acuta. Anzi. Spesso l’incipit di questo infortunio è molto blando. Alcuni iniziano ad avvertire male al tallone soltanto al risveglio e quindi non fanno nemmeno caso a quello che è accaduto, trascurando il problema. Se riuscissimo a comprendere l’importanza di questa fase di certo non ci troveremmo di lì a poco nell’impossibilità di camminare.

Cosa si dovrebbe quando la tallonite ci dà le prime avvisaglie? Un rimedio immediato sarebbe quello di applicare sulla zona del fastidio del ghiaccio per 3 volte al giorno. L’impacco freddo andrà tenuto per non meno di 10 minuti ogni volta per tamponare il dolore al calcagno. Non ci sarebbe bisogno di dirlo, ma l’altro accorgimento da prendere è quello di interrompere qualsiasi sforzo fisico e mettere in pausa l’attività agonistica. Non tralasciamo poi l’aspetto delle calzature: le scarpe consumate o scomode possono favorire il peggioramento della situazione.

Dolori talloni: le terapie consigliate

Almeno all’inizio cerchiamo di evitare di prendere medicinali. Nella fase iniziale possono andare bene gel e creme all’aloe. Il nostro obiettivo è solo quello di lenire il fastidio, evitando il dolore. Per l’eliminazione del problema servirà, infatti, un po’ di tempo. Questi accorgimenti vanno presi, insieme o separati, a seconda del grado del fastidio, per una settimana.

Dopo i primi sette giorni possiamo fare un primo bilancio e capire se è il caso di far intervenire uno specialista. Se il fastidio al tallone è costante o addirittura è peggiorato, sarà opportuno discuterne con un medico. A questo punto ci sono due strade davanti: una è quella degli esami strumentali, con la radiografia che potrebbe accertare eventuali microfratture da stress (caso non remoto); l’altra è quella di cominciare con un percorso di fisioterapia. Qualsiasi consiglio possa essere dato dal medico, l’obiettivo principale è quello di evitare una cronicizzazione della problematica, che potrebbe incidere sul vostro ritorno alle normali attività.

Chi si allena sull’infortunio rischia di prolungare all’infinito il problema. Ci sono le terapie col laser, i massaggi e le onde d’urto. In ogni caso una volta terminato questo percorso, non sarà meno rilevante il recupero. Il fisioterapista è chiamato a seguire il paziente correggendogli la postura e riequilibrando i gesti e le catene muscolari per evitare pericolose ricadute.

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