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“X”, un horror inquietante e ricco di citazioni

Nelle sale il nuovo film di Ti West, un lungometraggio inquietante con protagonista Mia Goth. Tra le novità anche “The Forgiven”. Il genere horror è già protagonista dell’estate: tra i titoli più attesi della settimana in sala c’è “X – A Sexy Horror Story”, inquietante pellicola firmata da Ti West, con Mia Goth come interprete principale.
Ambientato nel Texas del 1979, il film è incentrato su un gruppetto di ragazzi affamati di successo che, nel tentativo di dare una svolta alla propria vita, scelgono di girare un film per adulti in una fattoria isolata e indisturbata.
La coppia di anziani che li ospita, però, comincia a nutrire per i giovani un interesse perverso, che rischierà presto di sconfinare nella violenza.

Aperto da un’immagine che può rimandare a “Sentieri selvaggi” di John Ford, “X” è un film che gioca buona parte delle sue carte proprio nell’universo delle citazioni: viene esplicitamente nominato “Psycho” di Alfred Hitchcock, ma il film che arriva subito alla mente dello spettatore è “Non aprite quella porta” di Tobe Hooper, tanto per il periodo e l’ambientazione scelta, quanto per alcune dinamiche narrative che si sviluppano soprattutto nelle prime battute.I tanti riferimenti si uniscono alla natura metacinematografica dell’intera operazione, che omaggia la storia del genere e mostra la buona consapevolezza del passato della Settima Arte da parte del regista Ti West, che firma il suo film più ispirato dai tempi di “The House of the Devil” del 2009. Inizialmente appassionante al punto giusto, “X” è vittima di qualche calo col passare dei minuti – anche a causa di diverse sequenze troppo stereotipate – ma riesce ugualmente a rimanere disturbante fino alla fine e a scuotere lo spettatore nonostante alcuni passaggi prevedibili.Il merito della buona confezione complessiva è dettato dall’efficace lavoro in fase di regia di West, capace di gestire bene i tempi di montaggio e di optare per alcune, sorprendenti inquadrature di pregevole fattura.Mia Goth, in un doppio ruolo, si conferma un volto perfetto per l’horror contemporaneo dopo le sue partecipazioni ne “La cura del benessere” e in “Suspiria”, mentre il resto del cast è invece del tutto trascurabile.Curiosità: è già in post-produzione un prequel di “X”, che si chiamerà “Pearl”, ancora diretto da Ti West e incentrato sul passato dell’anziana donna che renderà tutt’altro che semplice il soggiorno dei ragazzi protagonisti.

Tra le novità in sala c’era curiosità per “The Forgiven”, il ritorno dietro la macchina da presa di John Michael McDonagh (regista di “Calvario”) ben cinque anni dopo “War on Everyone”.Al centro c’è una coppia molto benestante, che si trova in Nord Africa per partecipare a una sontuosa festa in casa di un vecchio amico. Mentre stanno attraversando col buio e a tutta velocità il deserto, la loro automobile sbanda quando compaiono nella visuale del guidatore due ragazzi: nell’incidente uno dei due rimane ucciso.Tratto dal romanzo omonimo di Lawrence Osborne, “The Forgiven” è una riflessione attorno a cosa si possa arrivare a comprare grazie ai soldi: dalla corruzione al perdono, passando per la ricerca della giustizia, il film propone diversi spunti morali che non riescono però a coinvolgere più di tanto.La resa cinematografica è discreta, ma mancano guizzi degni di questo nome e il copione sa troppo di già visto, faticando a rendere incisivi i ragionamenti suggeriti.Soltanto sufficiente la prova dei due protagonisti Ralph Fiennes e Jessica Chastain, entrambi non al meglio e un po’ svogliati.