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Multe false con QR code: come riconoscerle e cosa fare per non farsi truffare

donna-che-riceve-cattive-notizie-per-posta – fonte_Freepik.com – Notizie-flash.it

Sui parabrezza e nelle cassette della posta circolano finti verbali con targa e codice QR: sembrano ufficiali, ma portano a pagine di pagamento fasulle. Ecco i segnali da controllare e i passi corretti per tutelarti.

Come funziona la truffa: verbale realistico, QR code e finta pagina di pagamento

Negli ultimi giorni in diverse città italiane sono aumentate le segnalazioni di multe false lasciate sul parabrezza o recapitate a casa. Il meccanismo è semplice: un foglio dall’aspetto “istituzionale” riporta targa, presunta infrazione e un QR code che rimanda a un sito clone (spesso simile a PagoPA o a pagine della polizia locale) dove viene chiesto di versare l’importo. A Firenze, per esempio, il Comune ha avvisato che i falsi riportano irregolarità grafiche e diciture non coerenti con i verbali autentici; il raggiro è stato segnalato anche altrove (Catania, Pisa e altre città). L’obiettivo non è solo incassare denaro indebito, ma talvolta anche sottrarre dati della carta.

Un caso analogo documentato a Milano mostrava un QR che apriva una pagina non ufficiale ma graficamente convincente, con form per inserire dati del veicolo e pagamento online: uno schema che conferma come il punto debole sia la fiducia accordata al QR senza controlli. Prima regola, quindi: non scansionare né pagare se hai il minimo dubbio sull’origine del documento.

Scansione qr code – fonte_freepik.com

I segnali per riconoscere una multa falsa e i passi da seguire

Un verbale autentico ha intestazioni, diciture e formati standard stabiliti dall’ente che lo emette. A Firenze, ad esempio, i documenti veri non riportano il “giglio” come logo isolato, bensì la dicitura corretta del Corpo di polizia municipale; i falsi spesso usano font fuori scala, impaginazioni approssimative e un linguaggio poco tecnico. Se trovi uno di questi indizi, scatta l’allerta. In generale, diffida di richieste che impongono di “pagare subito via QR” senza alternative ufficiali chiare.

Per verificare senza rischi, usa sempre i canali istituzionali: portale dell’ente, area contravvenzioni del Comune, PagoPA raggiunto digitando l’indirizzo nel browser (non dal QR), oppure contatta la polizia locale citando numero di verbale e targa. Se il documento è falso, evita di buttarlo: fotografalo e inoltra una segnalazione all’ente e alla polizia postale; avere copia aiuta le indagini e può prevenire altri raggiri.

Ricorda che gli schemi criminali evolvono: oltre al foglio sul parabrezza, circolano anche avvisi postali o SMS/e-mail che imitano gli uffici sanzionatori. Il principio non cambia: controlla mittente, URL e riferimenti. Se la pagina di pagamento non ha dominio ufficiale e certificato valido, fermati. La prevenzione è pratica: non condividere dati di carte su siti raggiunti via QR sospetti, verifica l’IBAN o il circuito di pagamento, e – se hai già pagato – blocca subito la carta tramite la banca e presenta denuncia.

Le multe false con QR puntano sull’effetto urgenza e sull’apparenza “pubblica”. Per proteggerti, controlla sempre diciture e grafica, cerca conferma sui canali dell’ente, e non completare pagamenti da link o QR di cui non sei certo. Con pochi passaggi di verifica eviti di cadere in trappola e contribuisci a bloccare la diffusione del raggiro.